openSUSE 11.0 Note sulla versione

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Le note di rilascio vengono aggiornate costantemente. Scaricare la versione più recente durante il test Internet oppure visitare la pagina all'indirizzo: http://www.suse.com/relnotes/i386/openSUSE/11.0/RELEASE-NOTES.en.html.

Queste note di rilascio riguardano i seguenti argomenti:

Il Manuale di avvio include informazioni sull'installazione e la configurazione di base del sistema. La configurazione del sistema è illustrata dettagliatamente nella Guida di Riferimento. Le applicazioni più importanti sono descritte nei Manuali Utente di GNOME e KDE. Informazioni dettagliate sull'uso di AppArmor sono disponibili nella Guida di Amministrazione di AppArmor.

Generale
  1. Premere due volte Ctrl-Alt-Backspace per terminare il server X
  2. Frontend GTK e Qt di YaST
Aggiornamenti
  1. Squid 3.0
  2. Xgl a confronto con AIGLX
Informazioni tecniche
  1. I pacchetti RPM sono ora compressi con LZMA
  2. Stampa in corso di file di testo con codifica Legacy
  3. CUPS (Common UNIX Printing System) e codifica UTF-8
  4. Aggiornamento di dhcpcd (da 1.x a 3.x)
  5. Incremento nella dimensione degli inode del filesystem ext3
  6. SuSEfirewall2: le nuove variabili cominciano con FW_SERVICES_ACCEPT_RELATED_
  7. Dispositivi di lettura delle impronte digitali e cartelle home crittografate
  8. Configurazione TabletPC: parametri xsetwacom

Generale

Premere due volte Ctrl-Alt-Backspace per terminare il server X

Premere Ctrl-Alt-Backspace in GNOME, KDE o altri ambienti desktop non termina più il server X, che viene chiuso se si premono nuovamente Ctr-Alt-Backspace entro 2 secondi. Nella maggior parte delle macchine, si sente un beep dopo aver premuto Ctrl-Alt-Backspace per la prima volta.

In passato era possibile terminare il server X accidentalmente usando questa combinazione di tasti. Tuttavia, se si preferisce continuare a usare questa combinazione di tasti per terminare il proprio server X, rimuovere la riga seguente dalla sezione ServerFlags del file /etc/X11/xorg.conf:

Opzione "ZapWarning" "on"

Per maggiori informazioni, consultare la pagina di manuale xorg.conf.

Frontend GTK e Qt di YaST

Di default, il frontend per YaST scritto in GTK è utilizzato nell'ambiente desktop GNOME, mentre il frontend YaST realizzato con Qt è utilizzato in tutti gli altri ambienti desktop, per impostazione predefinita. Dal punto di vista delle funzionalità, il frontend GTK è molto simile a quello realizzato con Qt, descritto nei manuali.

Un'eccezione è rappresentata dal modulo di gestione del software (vedere il capitolo 3 della Guida d'Avvio Rapido), la cui versione GTK differisce considerevolmente dalla sua versione Qt. Per avviare la versione Qt nell'ambiente desktop GNOME, richiamarlo da linea di comando con i privilegi di root come segue:

yast2 --qt

Vice versa in KDE, se si è interessati al front-end gtk:

yast2 --gtk

Aggiornamenti

Squid 3.0

È ora disponibile Squid 3.0. Questa versione supporta l'Internet Content Adaptation Protocol (ICAP) e l'Edge Side Includes (ESI).

Controllate il vostro /etc/squid/squid.conf manualmente— ciò è necessario solo dopo un aggiornamento. Per esempio, dopo l'aggiornamento, procedete come indicato di seguito:

cp /etc/squid/squid.conf /etc/squid/squid.conf.2.6
cp /etc/squid/squid.conf.rpmnew /etc/squid/squid.conf

Successivamente, le impostazioni di trasferimento dalla versione 2.6 sono configurate da /etc/squid/squid.conf.2.6 a /etc/squid/squid.conf. Per riferimenti, con squid 3.0 è anche disponibile /etc/squid/squid.conf.default.

Notare i seguenti cambiamenti:

Funzioni non più disponibili:

  • Opzione refresh_stale_hit. Non ancora portata.
  • Possibilità di seguire X-Forwarded-For. Non ancora portata.
  • Caching completo di Vary/ETag usando If-None-Match. Solo Vary cache di base
    supportato. Non ancora portato.
  • Mappatura dei messaggi d'errore del server. Non ancora portato.
  • Direttiva http_access2 access. Non ancora portata.
  • Riscrittura dell'header di locazione. Non ancora portata.
  • Direttiva di umask. Non ancora portata.
  • wais_relay. Funzione abbandonata perché equivalente a cache_peer +
    cache_peer_access.
  • urlgroup. Non ancora portato.
  • collapsed forwarding. Non ancora portato.

Per ulteriori informazioni, si prega di legere file:/usr/share/doc/packages/squid3/RELEASENOTES.html dopo l'installazione del pacchetto.

Xgl a confronto con AIGLX

In openSUSE 11.0 non è più possibile abilitare o disabilitare Xgl con un tool grafico (come gnome-xgl-settings in passato). Solo il comando da shell xgl-switch è presente nella nuova versione. Tuttavia, AIGLX è ora abilitato automaticamente sull'hardware supportato. Sono ancora presenti dei problemi con AIGLX (per esempio, Xvideo è più lento, le applicazioni OpenGL non vengono posizionate correttamente ruotando il cubo di Compiz), ma la maggioranza dei nostri clienti stanno richiedendo l'abilitazione di AIGLX di default. Se si preferisce l'utilizzo di Xgl al posto di AIGLX, usare il comando xgl-switch da shell per abilitarlo:

xgl-switch --enable-xgl

Se si presentano problemi dopo l'abilitazione (Xserver va in crash, ecc.) disabilitarlo col comando

xgl-switch --disable-xgl

Il driver proprietario NVIDIA non necessita né di AIGLX né di Xgl per l'esecuzione di compositing manager, dal momento che esso fornisce il proprio framework.

Per abilitare Compiz, usare l'applicazione "Effetti Desktop (simple-ccsm)" dal menu applicazioni.

Informazioni tecniche

I pacchetti RPM sono ora compressi con LZMA

I pacchetti RPM sono compressi con LZMA in openSUSE 11.0. LZMA comporta un miglior grado di compressione e fornisce una velocità di estrazione maggiore.

Il pacchettizzatore rpm di openSUSE 10.3 e precedenti non può manipolare tali pacchetti RPM. Se si intende aprire o installare RPM compressi con LZMA sulla versione 10.3, è necessario installare previamente il pacchettizzatore rpm dalla 11.0. È bene notare che questa procedura non è supportata da Novell.

Raccomandazione per gli sviluppatori: ricordate di creare pacchetti per la versione 10.3 e precedenti privi di compressione LZMA. Non pretendete che l'utente installi un nuovo pacchettizzatore RPM sui sistemi vecchi.

Stampa in corso di file di testo con codifica Legacy

Il sistem di stampa basato su CUPS 1.3.x (Common UNIX Printing System) non converte più i file di testo con codifica legacy come le ISO-8859-1, windows-1252 e le codifiche asiatiche. Perciò sono supportate esclusivamente UTF-8 e ASCII.

Come work-around per sampare file di testo con codifica legacy, è sufficiente convertirli prima di spedirli al server CUPS. PEr stampare un file di testo ISO-8859-1, usare:

iconv -f iso-8859-1 -t utf-8 filename.txt | lp -d printer

Notate che la stampa di file PDF o PS o file binari (come JPEG, PNG, ecc.) funziona come prima.

CUPS (Common UNIX Printing System) e codifica UTF-8

A partire dalla versione 1.3.4, cupsd accetta solo dati codificati in UTF-8. Dal momento che questo cambiamento non è retrocompatibile, i client con versioni precedenti di CUPS come la 1.1 non possono più funzionare— per un esempio, leggete http://www.cups.org/newsgroups.php?gcups.general+T+Q%22unsupported+charset%22.

Le applicazioni che comunicano con cupsd come hp-setup o la configurazione stampanti di YaST, non funzionano più se non si usa una locale ASCII a 7 bit o UTF-8. Il problema non si verifica se si usa una locale UTF-8 standard come pre-configurato in openSUSE ormai da anni.

Aggiornamento di dhcpcd (da 1.x a 3.x)

È disponibile un aggiornamento del pacchetto dhcpcd (da 1.x a 3.x). Le opzioni da linea di comando sono diverse. Per la lista completa, controllare la pagina di manuale di dhcpcd e il file /usr/share/doc/packages/dhcpcd/dhcpcd-1-vs-3.

Incremento nella dimensione degli inode del filesystem ext3

La dimensione degli inode nel filesystem ext3 è aumentata da 128 a 256 di default. Questa modifica rende inefficaci molti tool ext3 esistenti come EXTFS per Windows.

Se questi tool sono necessari, installare openSUSE con il vecchio valore.

SuSEfirewall2: le nuove variabili cominciano con FW_SERVICES_ACCEPT_RELATED_

SuSEfirewall2 implementa un piccolo cambiamento riguardanti i pacchetti che netfilter considera RELATED.

Per esempio, per consentire un filtraggio più efficiente ai pacchetti broadcast di Samba, i pacchetti RELATED non sono più accettati incondizionatamente. Le nuove variabili che cominciano con FW_SERVICES_ACCEPT_RELATED_ sono state introdotte per consentire di restringere l'accesso dei pacchetti RELATED a particolari reti, protocolli e porte.

Ciò comporta che l'aggiunta di moduli conntrack a FW_LOAD_MODULES non fa più accettare automaticamente i pacchetti che hanno il ricevuto il tag da detti moduli. Inoltre, le variabili che cominciano con FW_SERVICES_ACCEPT_RELATED_ vanno impostate a un valore adatto.

Dispositivi di lettura delle impronte digitali e cartelle home crittografate

Se si desidera utilizzare un dispositivo per la lettura delle impronte digitali, non si deve crittografare la directory home. Altrimenti il login fallirà, perché la decrittografazione è impossibile in combinazione con un dispositivo di lettura delle impronte digitali attivo.

Per aggirare questa limitazione, impostare una directory separata esterna alla directory home e crittografarla manualmente.

Configurazione TabletPC: parametri xsetwacom

Usare i seguenti parametri xsetwacom adesso: