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Se si aggiorna da una versione vecchia a questo rilascio di openSUSE, conviene leggere le note di rilascio precedenti qui: http://en.opensuse.org/openSUSE:Release_Notes
Queste note di rilascio riguardano i seguenti argomenti:
Installazione: conviene leggere questo documento se si vuole installare il sistema da zero.
Generale: informazioni importanti per tutti gli utenti.
Aggiornamento di sistema: problemi relativi al processo se si esegue un aggiornamento da una versione precedente di openSUSE.
Informazioni tecniche: questa sezione include numerosi aggiornamenti e modifiche tecniche per gli utenti esperti.
Il modello della selezione dei programmi per un "Server minimo" manca di molti pacchetti e causa conflitti quando si installano pacchetti aggiuntivi. Si veda http://bugzilla.novell.com/show_bug.cgi?id=686397 per i dettagli.
Se una finestra riportante un conflitto dice:
pattern:minimal_base è in conflitto con ...
scegliere di "disinstallare" o di " non installare pattern:minimal_base". Questo può portare a installare programmi aggiuntivi o differenti.
Nel manuale iniziale si trovano le istruzioni passo-passo per l'installazione, come pure l'introduzione ai desktop KDE e Gnome e alla suite LibreOffice
La Guida di Riferimento copre installazione, amministrazione e configurazione del sistema in dettaglio e spiega come impostare i vari servizi di rete.
La Guida alla Sicurezza introduce i concetti basilari sulla sicurezza del sistema, coprendo entrambi gli aspetti di sicurezza locale e di rete.
Il manuale Analisi e regolazione del sistema fornisce indicazioni sul rilevamento di errori, la loro risoluzione e l'ottimizzazione del sistema.
La virtualizzazione tramite KVM offre un'introduzione all'impostazione e alla gestione della virtualizzazione tramite gli strumenti KVM, libvirt e QEMU.
Il comportamento predefinito dell'aggiornamento dei pacchetti usando le applet di aggiornamento è stato cambiato. Ora, insieme alle patch di aggiornamento del sistema provenienti dagli aggiornamenti ufficiali, le applet mostrano anche gli aggiornamenti che rispettano il vincolo sul fornitore. Questo comportamento interessa gli utenti che hanno aggiunto dei repository di terze parti.
Per tornare al comportamento precedente a openSUSE 11.4, in modo che le applet mostrino solamente gli aggiornamenti di sistema, impostare HidePackages=true nella sezione [Updates] di /etc/Packagekit/ZYpp.conf. ATTENZIONE: in questo modo gli aggiornamenti di sicurezza forniti nei repository di terze parti potrebbero essere tralasciati.
La modalità di scaricamento di Zypp per l'installazione dei pacchetti è stata cambiata: prima vengono scaricati tutti i pacchetti, poi vengono installati. Questo significa che è richiesto più spazio su disco. Il comportamento tradizionale era di gestire un pacchetto dopo l'altro.
Se si dispone di poco spazio su disco, si può tornare al comportamento tradizionale impostando commit.downloadMode = DownloadAsNeeded in /etc/zypp/zypp.conf.
Con openSUSE 11.3 si è passati a KMS (Kernel Mode Setting) per le schede grafiche Intel, ATI e NVidia, e ora questa è l'impostazione predefinita. Se si riscontrano problemi con il supporto dei driver di KMS (intel, radeon, nouveau), disabilitare KMS aggiungendo nomodeset alla riga di comando di avvio del kernel. Per impostarlo in modo permanente, aggiungerlo alla riga di comando del kernel in /boot/grub/menu.lst. Questa opzione assicura che il modulo del kernel appropriato (intel, radeon, nouveau) venga caricato con modeset=0 in initrd, ossia che KMS sia disabilitato.
In rari casi quando il caricamento del modulo DRM da initrd è un problema generale e non in relazione con KMS, è persino possibile disabilitare completamente il caricamento del modulo DRM in initrd. Per fare ciò, impostare la variabile di sysconfig NO_KMS_IN_INITRD a yes tramite YaST, che quindi ricreare initrd. Poi riavviare il computer.
Su Intel senza KMS il server X torna ad usare il driver fbdev (il driver intel supporta solamente KMS); in alternativa, esiste il driver "intellegacy" (pacchetto xorg-x11-driver-video-intel-legacy) che ancora supporta UMS (User Mode Setting). Per usare tale driver, modificare /etc/X11/xorg.conf.d/50-device.conf e cambiare la voce relativa al driver in intellegacy.
Su ATI per le GPU attuali, si torna ad usare radeonhd. Su NVIDIA senza KMS viene usato il driver nv (il driver nouveau supporta solamente KMS).
Il bit setuid su /usr/bin/Xorg è necessario per avviare X come un utente non privilegiato attraverso il comando startx. Questo metodo è deprecato in favore dell'uso di un gestore grafico da anni. In aggiunta, gli ambienti moderni si basano sulle ACL del dispositivo e i privilegi polkit, che a loro volta dipendono sul tracciamento di consolekit della console attiva.
Gli utenti che dipendono dalla vecchia configurazione possono impostare loro stessi il bit setuid in /etc/permissions.local rimuovendo il simbolo di commento dalla seguente linea:
#/usr/bin/Xorg root:root 4711
ed eseguendo poi SuSEconfig --module permissions.
Per velocizzare l'avvio, i servizi CIFS e NFS non sono più abilitati in modo predefinito.
Nel caso sia necessario abilitarli, usare l'editor dei servizi di sistema di YaST (runlevel).
Il pacchetto syslog-ng è generato con il supporto SQL abilitato, pacchettizzato come un modulo nel sotto-pacchetto syslog-ng-sql. Il modulo SQL usa DBI, un livello di astrazione indipendente dalla base di dati scritto in C e permette la scrittura dei dati di log in molte basi di dati che hanno il supporto a DBI.
Al momento, non è raccomandato di usare sqlite3 come base di dati, dato che la riapertura di una base di dati non funziona con i driver DBI attuali. Questo problema sembra essere stato corretto nella versione di sviluppo di libdbi, ma usando questa versione si rompono altri pacchetti.
I dispositivi SSD della Intel con vecchio firmware possono causare blocchi di sistema usando il demone smartd (monitor per dischi e dispositivi S.M.A.R.T.), che è abilitato in modo predefinito.
Gli utenti devono aggiornare il firmware del dispositivo. È possibile scaricarlo da http://www.intel.com/go/ssdfirmware/.